Inter- Vista 23 marzo 2015

Voglio tutto, ovvero l’Infinito: la testimonianza di Marta Bellavista

(fonte)

Sfogliando le prime pagine, andando frettolosamente e direttamente ai primi suoi scritti ci si imbatte in una esperienza straordinaria.

Nella semplicità di uno scrivere che rimane fedele al suo essere un appunto, una rapida memoria, una espressione informale di un’esperienza del tutto quotidiana e concreta, si apre l’orizzonte dell’infinito.

Voglio tutto, é un volume agile, da leggere d’un fiato, oppure da snocciolare passo dopo passo, accompagnando la propria giornata, tra un impegno e l’altro, lasciando che le parole di questa ragazza possano accompagnare il nostro quotidiano.

Il libro, edito da Itaca (www.itacaedizioni.it), raccoglie gli scritti di Marta Bellavista, una giovane riminese, appena laureata, la cui vicenda terrena é stata stroncata da un tumore all’età di soli 27 anni. La famiglia ha trovato tra le sue carte centinaia di appunti, lettere e passi del diario, connotati da profondità e originalità, la cui lettura suscita uno struggimento e una pulsione a vivere intensamente tutto, di cui oggi c’é assoluto bisogno.

Non é un caso che la pubblicazione nasca per lo stimolo di una dottoressa, la quale leggendo un dialogo tra Marta e il padre Giorgio, pubblicata su una rivista mensile, scrisse alla famiglia, “fate conoscere a tutti la storia di questa ragazza. Può aiutare i nostri figli a vivere”.

Di qui il libro, la cui cura é stata affidata ad Emanuele Polverelli.

Marta, viserbese, ha studiato in università a Milano ed ha maturato una profonda esperienza cristiana. Fortemente intrisa di domande, ha incontrato in alcuni amici la possibilità di sperimentare un’esperienza cristiana concreta del tutto incarnata nella vita, nello studio, nelle sue amicizie, nelle circostanze che si trovò ad affrontare. L’emergere del tumore, altro non fu che una di queste circostanze, la quale, pur drammatica e spaventosa (il primo insorgere avvenne all’età di soli 23 anni), venne vissuta da Marta dentro un orizzonte più ampio, tanto da stupire (se stessa e) i suoi amici. Stupore che si allarga all’intera università. I suoi amici raccontavano, “dovresti vedere la sua faccia, sofferente ma lieta!”

Senza fare nulla di particolare, la sua vicenda viene conosciuta ben oltre l’università e fiumi di amici, o sconosciuti, cercano di visitarla, vederla, stare con lei.

Dopo un mese e dopo l’operazione, la malattia scompare improvvisamente e inspiegabilmente. Ma dopo due anni riaffiora di nuovo, e, di nuovo, angoscia e dolore si mescolano con una fede capace di impressionare chiunque la incrociasse.

In mezzo a queste vicende, i suoi scritti attestano tutto il segreto della sua vita, un segreto che merita di essere guardato con attenzione, perché spunto e provocazione per ognuno, credente o non credente che sia, giacché mette a fuoco la vita, semplicemente la vita ma la vita intera, ovvero la nostra umanità espressa senza censure, senza il timore di occultare nulla.

Voglio tutto, lo si può trovare presso le librerie riminesi, o anche prenotare online presso www.itacaedizioni.it.

Vi é inoltre un sito (www.scrittidimarta.it) che sta pubblicando le numerose testimonianze su di lei. É presente anche una fanpage su facebook, utile per rimanere informati, apponendo il classico “mi piace” su tutte le prossime pubblicazioni relative al libro.

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