L’omelia di don Francesco Ferrari in occasione del Tredicesimo anniversario della salita in cielo di Marta Bellavista

Francesco Ferrari fa parte di quei 5 o 6 amici che Marta chiamava “non amici buoni, ma buoni amici”.  Con loro, ed in particolare con Francesco, Marta è cresciuta in un rapporto sempre più stretto e decisivo con Cristo.

Ora Francesco è sacerdote della Fraternità San Carlo e da qualche tempo segue gli universitari di Comunione e Liberazione.  In occasione del tredicesimo anniversario della salita in cielo di Marta ha celebrato la Messa. Pubblichiamo qui, grati per la disponibilità, le parole della sua omelia (nella foto al centro Marta durante una vacanza con gli universitari di Comunione e Liberazione).

 

 

10 ottobre 2023

Appunti dall’omelia di don Francesco Ferrari
in occasione della Santa Messa per il XIII anniversario di Marta

 

Oggi offriamo questa Messa per Marta. Mi permetto di dire solo alcuni pensieri che però dico volentieri, soprattutto davanti ai genitori e colgo l’occasione per salutarli. Il ricordo di Marta si fa per me ogni giorno più dolce, più profondo, più costitutivo della mia vita. 

Lasciamoci ora provocare da questa pagina di Vangelo che racconta dell’immagine della fine, di quando tutto finirà, quando la prova sarà nel suo apice. Dentro quella prova c’è una grande promessa: “Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto!”. 

Una promessa particolare questa, soprattutto oggi che celebriamo la Messa per Marta. Dire che nemmeno un capello andrà perduto è proprio la promessa di un luogo, di un posto dove tutto è salvato.

E così, debbo dire, che tra le tante cose, tra i tanti regali che Marta mi ha fatto, penso che questo sia stato uno dei più significativi. Marta con la sua amicizia, con la sua vita e anche con la sua morte ha messo dentro di me l’esigenza, l’urgenza, la nostalgia di quel luogo dove tutto sarà salvato, dove tutto sarà ritrovato, dove l’amicizia non avrà più fine, dove tutti i drammi si scioglieranno in un abbraccio e in un sorriso. 

Non è Marta che promette questo. E’ Cristo, Cristo è l’unico che ha promesso il Paradiso. 

Se devo dire come mi ha aiutato Marta, è come se con la sua morte ha reso per me più urgente conoscere questo Unico che ci ha promesso il Paradiso. Ha reso per me più urgente proprio la fede, l’ha fatta diventare una questione molto personale, l’ha resa un bisogno impellente di poter credere, di poter conoscere e quindi di poter credere alle parole di questa promessa inimmaginabile: ci ritroveremo insieme. È ciò che diciamo tutti i giorni nella Messa: ci ritroveremo insieme.

È solo Cristo che fa questa promessa. In questo Marta mi è stata profondamente amica anche con la sua morte, mi ha come spinto a conoscere, ad amare Cristo sempre di più. Io penso che questa sia stata anche la grazia particolare che lei ha ricevuto: vivere sapendo che “nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto, con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

Cos’è la perseveranza di cui parla Gesù? E’ proprio l’abbandono fiducioso alla promessa di Cristo. Perseveranza è l’abbandono fino alla fine. 

Questa, penso, è una delle testimonianze più luminose che Marta mi ha offerto: il suo abbandono fiducioso nelle braccia del Padre, fino alla fine. Per cui oggi, proprio in questa Messa, ringrazio Dio, come faccio spesso, del dono dell’amicizia di Marta. Chiedo che possa tenere sempre vivo questo tesoro che lei ha messo in me, cioè la sete e l’urgenza di conoscere l’Unico che ha promesso il Paradiso, la grazia di potermi abbandonare a Lui con fiducia fino alla fine come ha fatto lei. 

Tredicesimo anniversario della salita in cielo di Marta

Si avvicina l’anniversario della salita al cielo di Marta Bellavista. Anche quest’anno si celebrerà  per l’occasione una Messa a Viserba ed una a Milano.

A Viserba sarà celebrata  sabato 7 ottobre alle ore 17,30, presso la parrocchia di San Vicinio, (Sacramora) in via U. Giordano, 2 Rimini .

A Milano si terrà il  10 ottobre   presso la cappella “Maria madre della vita “ presso l’ospedale  San Raffaele in via Olgettina, 60 Milano (la chiesa è vicino al Pronto soccorso),  alle ore 19,15. Celebrerà don Francesco Ferrari.

 

S.Messa per l’anniversario della salita al cielo di Marta

Si terrà venerdì 21 ottobre 2022 alle ore 18.30, presso l’ Ospedale San Raffaele in via Olgettina 60 a Milano la S. Messa per l’anniversario della salita in cielo di Marta Bellavista.  La celebrazione si terrà presso la cappella “Maria madre della Vita” settore C piano sotterraneo -1.

 

Anche a Milano la Messa in memoria di Marta Bellavista.

Mercoledì 13 ottobre alle 18,30 nella parrocchia S. Anna in via Albani 56 a Milano si terrà la Messa in memoria di Marta Bellavista.

Verrà celebrata da don Martino Antonini.

Undicesimo anniversario della salita in cielo di Marta

Sabato 9 ottobre alle ore 17.30, presso la Chiesa parrocchiale San Vicinio (Viserba), sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di Marta Bellavista.

Dal manifesto:

Io vedo che dando retta al mio cuore, a quello che desidero e alla mia domanda che è grande in tutto quello che faccio, cambia il mio modo di vivere. Mi rendo conto che qui pur non essendo a contatto stretto con i miei amici ho Tutto e sono felice, perché Gesù che cerco è in tutto quello che faccio e incontro, tutto è fatto di Lui.

Da Voglio tutto, pag. 55

L’omelia di don Julian Carron per il decimo anniversario della salita in cielo di Marta

Il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione don Julian Carron ha celebrato la S.Messa  per il decimo anniversario della salita in cielo di Marta Bellavista.

Don Julian conobbe Marta in Università Cattolica e proprio in un’assemblea  degli studenti con lui, Marta intervenne con un’ importante testimonianza – considerata da tutti decisiva per la propria personale esperienza – nella quale sostenne, tra le altre cose, che “neppure un miracolo poteva bastare”.  (Il suo intervento all’assemblea è riportato integralmente in  “Voglio Tutto”).

Segue il testo dell’ Omelia che don Julian gentilmente ci ha concesso di pubblicare e per cui lo ringraziamo.

 

8 ottobre 2020

Appunti dall’omelia di don Julián Carrón 

in occasione della Santa Messa per il X anniversario di Marta

 (2Tm 4,1-8 / Sal 70 (71) / Lc 21,25-33)

In questi tempi convulsi e confusi, noi possiamo pensare che ci sia toccato di vivere un momento particolarmente complesso in tutti i campi. Ma leggendo questo brano della lettera di san Paolo a Timoteo vediamo che nel passato non era diverso: «Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole». Quando la confusione domina, è difficile orientarsi, almeno quando non c’è una disponibilità a riconoscere come il Signore ci viene in aiuto proprio in questi momenti perché non abbiamo a smarrirci andando dietro alle favole. 

E sempre seguendo questa Sua pedagogia, nella parabola del Vangelo che abbiamo ascoltato Gesù ci dice: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina». Ci sono sempre dei segni che sono a portata di mano di tutti, di qualsiasi intelligenza, di qualsiasi capacità umana. Quando vediamo germogliare una pianta, tutti noi capiamo che l’estate è vicina. Gesù si serve di questo esempio per indicarci il metodo che ci consente di non soccombere alla confusione.: «Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino». Ci saranno dei germogli davanti ai quali potremo vedere, toccare con mano che il regno di Dio è vicino. 

È la stessa cosa che dice san Paolo nella prima lettura, parlando di come Dio venga «per la sua manifestazione e il suo regno». E come viene? Attraverso dei germogli, cioè attraverso le testimonianze che il Mistero ci dona per non confonderci, a portata di mano di tutti. Noi lo abbiamo visto davanti ai nostri occhi nella vita di Marta: un germoglio. In mezzo alla situazione che tutti vivevamo, è stata talmente palese la sua vita, la sua testimonianza – lei così giovane, con tutta la sua espressività – che chiunque l’ha incontrata ha riconosciuto quel germoglio attraverso cui il regno di Dio si rendeva vicino a noi per l’intensità, per la freschezza con cui viveva tutto, ma proprio tutto tutto! 

Per questo Marta ci ha lasciato il metodo per intercettare il regno di Dio che viene: nessuna introspezione o illusione, ma un fatto; perciò occorre stare attenti a germogli come lei, nei quali possiamo vedere realizzarsi l’inizio del regno di Dio. Sono le parole di san Paolo, che ripetiamo per guardare avanti: «Io sto già per essere versato in offerta» – come Marta, che è stata versata in offerta, perché la sua vita è stata tutta offerta nel movimento – «ed è giunto il momento in cui io lasci questa vita». Anche di lei possiamo dire, con san Paolo, che ha combattuto la buona battaglia, ha terminato la corsa, ha conservato la fede e ora le resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, le consegnerà in quel giorno. E noi siamo certi che, avendo terminato la sua corsa e conservato la fede, partecipa già di quella vittoria che è cominciata in Cristo e che vediamo continuare a compiersi attraverso il popolo di don Giussani. «Non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione»: noi possiamo già partecipare, come lei vi ha partecipato prima della sua morte, a questa novità in questa vita, alla pienezza che Cristo ci fa sperimentare. 

Il regno dei cieli è già presente in mezzo a noi. Per questo possiamo ringraziare Marta che ce lo ha testimoniato e che ora ci incoraggia con la sua presenza, con la sua preghiera, con la sua offerta davanti a Cristo perché ciascuno di noi possa arrivare alla fine della vita con le parole del Salmo: «Con la mia vita canterò la tua lode, Signore». È così che possiamo continuare a tenere viva la testimonianza di Marta, non appena come il ricordo di un passato. La migliore testimonianza che lei ci ha offerto con il suo «sì» è stata quella della sua vita fiorita, che abbiamo riconosciuto come un dono per tutti e che può continuare a essere presente, toccabile – anche se come un germoglio – attraverso il nostro «sì» adesso, in queste circostanze particolarmente sfidanti che, nello stesso tempo, rendono più facile mostrare il germoglio di una vita tutta radicata in Cristo.

(© 2020 Fraternità di Comunione e Liberazione)

 

Decimo anniversario della salita in cielo di Marta

Come ogni anno si svolgerà la celebrazione della S.Messa in suffragio della salita al cielo di Marta Bellavista sia a Milano che a Viserba di Rimini.

A Milano sarà giovedì 8 ottobre alle ore 19 presso la Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola in piazza don Luigi Borotti 5 a Milano (quartiere Feltre).

A Viserba sarà sabato 10 ottobre alle ore 17,30 presso la Parrocchia San Vicinio (Sacramora) in via U. Giordano, 2 Rimini.

Presentazione di “I want it all” a Dublino

Nella giornata di domenica 2 febbraio, Giorgio ed Emanuele presenteranno il libro di Marta Bellavista, tradotto in inglese, a Dublino.

Dopo le presentazioni a Barcellona e a Madrid, avvenute in ottobre, è dunque l’ora dell’Irlanda.

L’iniziativa nasce per iniziativa di alcuni italiani residenti a Dublino, tra cui una compagna di università di Marta.

La presentazione sarà alle ore 15,30 presso il Network Pastoral Center, alla Guardian Angels Parish in Newtownpark Avenue, Blackrock.

Voglio tutto in edizione spagnola sarà presentato a Madrid e Barcellona

È uscito, per i tipi di Ediciones encuentro la versione spagnola di Voglio tutto, con il  titolo Lo quiero todo.

Dopo aver letto il libro, numerosi amici spagnoli hanno sentito il desiderio di avere un’edizione per i loro amici che non conoscono l’italiano.

L’amicizia con Giorgio di alcuni italiani che vivono in Spagna e gli incontri  (alcuni dei quali del tutto inaspettati) al Meeting nell’estate del 2018, hanno permesso di avviare concretamente il cammino verso l’edizione spagnola.

Si ringrazia l’editrice Encuentro per il grande lavoro svolto, Ettore Pezzuto per aver contribuito in maniera decisiva alla buona riuscita dell’impresa e Almudena La Torre per la traduzione!

Ora è il momento delle presentazioni.

Il padre Giorgio Bellavista e il curatore Emanuele Polverelli saranno a Barcellona il 24 ottobre e a Madrid il 25 e 26  (vedi qui sotto).

L’auspicio è che tutti questi nuovi incontri siano occasione perché cresca la fede, unica speranza -come Marta ha testimoniato con la sua vita e con la sua morte – in un mondo pervaso dal nichilismo.

Nono anniversario della salita in cielo di Marta

Si avvicina la ricorrenza del IX anniversario della salita in cielo di Marta Bellavista (8 ottobre).

Per l’occasione sarà celebrata una S. Messa  a Rimini,  presso la parrocchia di San Vicinio a Viserba  (Sacramora) alle ore 17,30  di sabato 5 ottobre,

Martedì 8 ottobre alle ore 19 verrà celebrata una ulteriore S.Messa  a Milano presso la Chiesa dell’Ospedale San Raffaele  (vicino al Pronto Soccorso).