Toccante e profondo il commento di Gianni Mereghetti su Voglio tutto

Il commento di Gianni Mereghetti è forse la più profonda tra le testimonianze che ci sono giunte, tra coloro che hanno letto il libro.

Ve la proponiamo qui in tutta la sua  forza.

La storia di Marta Bellavista ( Voglio tutto, edizioni Itaca) mi ha fatto compagnia in tutto il periodo estivo, letta e riletta, è entrata dentro la scansione lenta e contemporaneamente veloce del tempo aprendo degli squarci di grande intensità umana.
Ciò che colpisce e commuove di Marta è l’impegno totale che lei vive con il suo cuore, il desiderio che vibra in lei è senza limiti, segnato da quello che le accade, dalla malattia come dagli incontri non si ripiega su se stesso, non si deprime e ne avrebbe tutte le ragioni, ma al contrario più è affaticato, attaccato, messo alla prova più emerge in tutta la sua forza e si tende a ciò da cui origina, a quell’infinita tenerezza che è la promessa con cui la vita inizia e nelle cui braccia finisce.
La vita di Marta è la testimonianza di cosa sia il centuplo quaggiù, la sua esistenza è drammatica, e proprio in questo si evidenzia che a definirla è il Tu di Cristo che la fa in ogni momento.
Ha potuto tenere aperto il desiderio all’infinito, ha potuto non ridurlo ma esaltarlo perché ha vissuto in rapporto con un Tu e a Lui ha consegnato se stessa, è in questa consegna totale che la sua vita si è compiuta.
Mai un libro mi ha così avvinto, tanto da leggerlo e rileggerlo, perché porta dentro ogni parola uno spiraglio di apertura al Mistero e lo scorri e riscorri perché c’è ogni volta qualcosa ancora da scoprire, c’è qualcosa ancora da scoprire, la sua è la testimonianza di come la fede renda possibile vivere tutto, desiderare tutto, volere tutto, perché è Lui, il Signore, a venirci appresso dentro ciò che ci accade, attraverso ciò che accade. Marta ha saputo riconoscere la vicinanza di Cristo a lei dentro ciò che le è capitato, e più ne avvertiva la presenza, la sua umanità ferita, toccata, rifioriva, si realizzava per il destino buono che le era stato promesso.

Gianni Mereghetti

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